Siccome sono il proprietario di un immobile, avevo intenzione di fittarlo ad una Cooperativa sociale, la quale, una volta effettuato un sopralluogo mi dice di essere intenzionata a stipulare un contratto di 6 più 6 nel quale al termine dei lavori di ristrutturazione da me effettuati si procedeva al fitto. Ovviamente ero un pò dubbioso in quanto per me è la prima volta e comunque prima di firmare il contratto avrei preferito farlo visionare a chi di dovere per avere le necessarie garanzie a mio carico.
In caso di fallimento della Cooperativa o altre problematiche, insomma mi volevo assicurare prima di procedere.
Quali sono i consigli secondo Lei prima di agire?
Risposta al quesito:
Riguardo alla stipula del contratto di locazione sussistono diverse problematiche, che devono essere esaminate concretamente i relazione alle situazioni concrete rappresentate e volute dalle parti.
Per quanto riguarda l’eventuale declaratoria di insolvenza con conseguente procedura concorsuale (Liquidazione giudiziale ovvero Liquidazione Coatta Amministrativa) non può prevedersi alcuna pattuizione, in quanto la successione della Curatela o della Liquidatela alla Cooperativa è regolata dalla legge.
Subentrando la Procedura concorsuale il contratto locativo precedentemente stipulato diventa un “rapporto pendente” e può essere sciolto o mantenuto in base a regole che privilegiano l’interesse della massa creditoria.
Il locatore diventa creditore ammesso al passivo per i canoni pregressi, mentre per i canoni in corso diviene creditore in via prededucibile, cioè con il diritto di essere soddisfatto prioritariamente sull’attivo disponibile.
I rischi per il locatore restano, sia in relazione ai tempi di recupero (compatibili con quelli della Procedura) sia in riferimento alla effettiva esistenza di un attivo, senza il quale nessun credito può essere soddisfatto.