Quesito del 05/03/2025

Sono socio in una piccola Cooperativa (14 alloggi, 10 soci) gestita in maniera opaca da un Presidente con scarse competenze in materia ma molto accentratore.
Siamo in procinto del rilascio del permesso di costruire ed il Presidente chiede delle somme rilevanti, senza dare evidenza dei razionali di calcolo che hanno generato queste somme. Né pare voler condividere alcunché sulle future azioni che dovrebbero portare alla costruzione. Ho quindi perso fiducia nel suo operato.
Dato che questi risultati giungerebbero comunque con 4 anni di ritardo rispetto a quanto promesso, e visto che si procede con scarsa trasparenza, quali titolo ho per richiedere tutte le somme versate e i danni alla Cooperativa che mi ha fatto perdere tempo inutilmente?

Risposta al quesito:
Il recesso del socio è regolato dallo Statuto e dall’art. 2532 del Codice Civile, sicché è necessario verificare la normativa statutaria.
In ogni caso al socio che receda o venga escluso spetta il rimborso degli importi dallo stesso versati alla Cooperativa a titolo di acconto prezzo dell’alloggio prenotato.
E’ possibile, tuttavia, che lo Statuto o l’atto di prenotazione prevedano delle condizioni ovvero penali da applicare al socio che receda anzitempo senza giustificato motivo.
Quanto alla giustificazione del recesso, si deve verificare attentamente l’inadempienza degli amministratori, ciò anche alla luce dei deliberati assembleari e della presumibile acquiescenza dei soci.
Sul risarcimento dei danni si deve precisare che, previa verifica del presupposto giuridico del nesso di causalità con l’operato “ingiusto” degli amministratori, occorre la prova della quantificazione del danno effettivamente subito, riferita ai fatti e ai relativi effetti economici.