Egregio avvocato, ho acquistato un appartamento in diritto di superficie. La Cooperativa costruttrice ha assegnato al venditore l’immobile con rogito notarile nel 2018.
Il giorno del mio acquisto (2022) il notaio mi disse che io non ero obbligato a diventare socio della Cooperativa in quanto la stessa aveva assegnato gli appartamenti con rogito notarie e andava chiusa. Il presidente della Cooperativa mi comunica che la stessa non si può chiudere perché ha delle problematiche amministrative con il Comune.
Adesso il venditore vuole uscire dalla Cooperativa e far entrare me, io vorrei non entrare per non incorrere in eventuali problemi pregressi che ha la Cooperativa.
Sono obbligato ad entrare in Cooperativa? L’atto con il quale ho acquistato il diritto di superficie può essere nullo per quanto descritto sopra?
Risposta al quesito:
Trattandosi di edilizia convenzionata la Cooperativa è sottoposta al controllo del Comune che ha assegnato l’area, in relazione alla destinazione degli alloggi.
E’, dunque, probabile che, a seguito dei controlli, il Comune abbia rilevato la non corrispondenza tra l’attuale proprietario dell’immobile e l’originario assegnatario (presumibilmente la vendita è stata infraquinquennale).
Se così fosse l’atto sarebbe nullo e di ciò ne risponderebbe sia il notaio che lo stesso venditore.
Non sussiste alcun obbligo di entrare in Cooperativa, ma si può concordare una soluzione con tutte le parti, ivi compresa la stessa Società, in modo da lasciare indenne il “secondo acquirente” che diviene socio.