Egregio avvocato, sono socia di una piccola cooperativa a proprietà indivisa di 102 alloggi. Tempo fa quando c’era stata la riforma Tremonti, la nostra cooperativa ha rivalutato gli immobili per un valore di 8 milioni di euro. Quindi ci ritroviamo ad essere una realtà piccola ma con revisori dei conti. Secondo Lei, la rivalutazione degli immobili andava fatta e se si bisognava stare al di sotto di un determinato valore?
Un’ulteriore domanda: le liste di assegnazione alloggi devono essere esposte in luogo accessibile a tutti ed eventualmente si possono fotografare?
In quanto ora sono in un ufficio in cui bisogna chiedere il permesso per accedere.
Risposta al quesito:
Sulla convenienza della rivalutazione occorre esprimersi avendo precise informazioni e dati economici della Società e degli obiettivi perseguiti.
La rivalutazione potrebbe essere vantaggiosa solo se la Cooperativa tende a trasformarsi in Società di capitali ovvero intende procedere alla vendita a terzi di parte o di tutti gli alloggi.
Se, viceversa, la Cooperativa ha praticato le regole della mutualità prevalente desta qualche perplessità la scelta della rivalutazione.
Sulle liste di assegnazione degli alloggi va osservato che le stesse dovrebbero essere accessibili ai soci i quali possono richiedere le relative informazioni agli amministratori.
Appare, pertanto, irrilevante il problema fotografico.