Quesito del 20/10/2021

Egregio avvocato nel ringraziarLa della disponibilità, la mia situazione ê questa: dovrei acquistare le quote (tradotte in un immobile completamente finito e abitabile) di un socio di una cooperativa, che però é in fase di scioglimento (sembra si sia riunito il Cda). Il socio mi cede le sue quote con una scrittura privata.
Prima domanda: a quali rischi vado incontro, facendo una carta privata (appartamenti realizzati con mutuo della Regione Lazio)?
Seconda domanda: ha valore la carta privata, se no quale procedura mi consiglia, oppure è preferibile firmarla dinanzi ad un notaio?
Il socio uscente mi dice che non deve risultare un passaggio di proprietà e/o compravendita, ergo come dovrò considerarlo a livello di pagamento mediante assegno bancario?

Risposta al quesito:
Generalmente le “quote” delle Cooperative edilizie non sono di “libera circolazione”, ma vengono sottoposte al sindacato del Consiglio di amministrazione, che, dopo l’accoglimento del recesso del socio uscente, ammette il nuovo socio.
Quest’ultimo “subentra” nella medesima posizione debitoria/creditoria del suo dante causa, almeno che la delibera consiliare di ammissione specifichi la situazione economica e finanziaria del subentrante rendendola indipendente da quella del socio uscente.
Alla luce di quanto precede, dunque, la “scrittura privata” enunciata nel quesito può assumere valore obbligatorio esclusivamente tra le parti stipulanti, ma non in relazione al rapporto sociale con la Cooperativa, la quale potrà pretendere i versamenti dovuti, ciò indipendentemente da quanto stipulato tra il cedente e il cessionario (sicché la Cooperativa potrebbe richiedere al subentrante i versamento sociali ancora dovuti dall’uscente, anche nell’ipotesi in cui il primo li ha già “pagati” al secondo).