Gentile avvocato, mi trovo in una brutta situazione avendo prenotato un appartamento in una cooperativa edilizia di Barletta bloccato da due anni durante cui sono cambiati tre presidenti. Avremo la riunione con il seguente punto all’ordine del giorno: “criterio da adottare per computo metrico con l’ingegnere”.
Ho paura che il prezzo dell’appartamento raggiunga la somma imprevista e un prezzo esorbitante. Mi serve davvero una suggerimento su cosa fare per evitare di dover lasciare il mio appartamento trovandomi in una posizione attuale abitativa scomoda e non potendo aspettare ancora.
Risposta al quesito:
Occorre, innanzitutto, verificare il preliminare di assegnazione in ordine alle previsioni del costo alloggio.
Se sussiste lo sforamento del prezzo convenuto, è necessario verificare se esso sia stato legittimato da deliberazioni assembleari. Nel caso affermativo il socio non può che recedere dalla Cooperativa richiedendo il rimborso di quanto versato con i imiti di quanto previsto nello Statuto.
Si deve, poi, verificare se la Cooperativa fruisce di contributo pubblico o, comunque, opera nell’ambito dell’edilizia agevolata dall’assegnazione di aree in zona PEEP.
In tal caso, infatti, esiste la normativa del prezzo massimo di prima cessione, la cui violazione legittimerebbe il socio a recedere ottenendo il rimborso di tutto quanto versato a seguito dell’inadempienza della Cooperativa.
Se i costi di costruzione risultano oggettivamente determinati (occorre il supporto di un tecnico), in tal caso il socio può alternativamente recedere (secondo quanto sopra specificato) ovvero sopportare il costo e procedere contro gli amministratori, se ne ricorrono i presupposti delle gravi violazioni gestionali.