Quesito dell’01/06/2020

Lo scorso anno sono diventata socia di una cooperativa edilizia, a detta loro unica nel suo genere in Italia, e mi è stato assegnato un alloggio in locazione, ove tra l’altro ho effettuato lavori di ristrutturazione in quanto trattasi di case datate prive di qualsiasi impiantistica a norma. Il tutto è avvenuto in concomitanza al decesso di mio padre.
Ora la cooperativa mi ha fatto pervenire comunicazione di aver deliberato la decadenza dell’assegnazione dell’alloggio, con rilascio dello stesso entro sei mesi, in quanto è venuto a mancare il requisito di proprietà essendo io in via ereditaria proprietaria pro quota della casa dei miei genitori, dove per altro continua ad abitare il coniuge superstite.
L’atto di assegnazione cita: “di non essere proprietaria di fabbricato iscritto al catasto urbano”.
Ho intenzione di impugnare la delibera di decadenza. Ho qualche possibilità di non perdere l’assegnazione?

Risposta al quesito:
Il problema dei requisiti soggettivi non dovrebbe rilevare nel caso di specie, in quanto sembra che il socio sia proprietario di una quota della casa ereditata, sicché tale circostanza non impedisce il diritto alla locazione dell’alloggio in Cooperativa, anche se può presumersi il patto di futura cessione.
La disciplina di cui sopra è quella delle Cooperative che realizzano con il contributo pubblico ovvero su terreni in aree di edilizia popolare (PEEP).
Se, viceversa, esiste una norma statutaria (improbabile) che vieta al socio anche la quota di proprietà, in tal caso occorre bene interpretare tale disposizione.
Per verificare la sostenibilità di una eventuale opposizione al deliberato occorre il preventivo approfondito esame di tutta la documentazione attinente il rapporto sociale e mutualistico, ivi compreso il deliberato che ha statuito la decadenza.