Quesito del 15/05/2020

Cercherò di essere più breve possibile. Il quesito è: sono un pensionato di 67 anni, nel 2016 ho prenotato un appartamento in una Cooperativa di Livorno.
Il costo era previsto in 165 mila euro più iva. A fine 2016 avevo già dato 105 mila euro. Nel 2018 la Cooperativa, additando vari problemi, chiedeva a tutti i soci ulteriori 30/ 40 mila euro, che solamente in 5 abbiamo versato (nonostante che tra i 18 soci alcuni non fossero congrui con i pagamenti, io purtroppo non avendo liquidità mi sono avvalso di un prefinanziamento con la banca, certo che presto saremmo andati a rogito e li avrei restituiti con parte del mutuo). Nel 2019 la Cooperativa chiedeva nuovamente 150 euro in più sulla SLP, per cui ho dovuto prendere ancora un prestito, con il miraggio del rogito.
Dimenticavo che sono stato in affitto 22 mesi, perdita detrazione fiscale sulla casa venduta, 2 traslochi e varie spese + istruttoria e interessi su PRF durato 16 mesi e da marzo 2019 trasformato in prestito puro a 450 euro mensili per 102 mesi.
Le case dovevano essere consegnate a Giugno 2017, ci siamo entrati fine 2018 e siamo tutt’ora senza ascensori, riscaldamento, il cantiere in assoluto stato di abbandono con addirittura intervento ARPAT per rifiuti di lavorazioni abbandonati. Tutti 18 abbiamo la residenza. Molti lavori sono stati pagati da ognuno di noi, perchè la Cooperativa non aveva soldi, e che sarebbero stati poi scalati dal costo totale.
Circa 1 anno fa e’ stato nominato un Legale per seguire tutte le vicende, ma inutilmente perchè il CDA non ha mai soddisfatto le richieste di documentazione e date per i rogiti da noi richiesti. A Dicembre 2019, la banca finanziatrice del progetto ha preteso un ulteriore impegno per un aiuto alla Cooperativa di altri 23.000 euro (che io non ho firmato) per andare a rogito.
Vengo al dunque: circa 2 mesi fa abbiamo visto arrivare RR da parte del collegio revisore con una richiesta di pagamento per 1.600.000 euro di debiti pregressi dovuti a ditte, professionisti, ditte escavazione etc, altrimenti non possiamo rogitare. I soci hanno dato mandato al Legale per un’azione penale e civile nei confronti del Cda, collegio revisore, professionisti. Siccome io avendo 67 anni, il mutuo dai 15 anni iniziali è sceso oggi a 12, e quando finiranno le cause?
Ora la domanda è questa: essendo rimasto a corto di liquidità (aspettando il mutuo), se io non potrò essere patrocinato dal Legale, che cosa mi si prospetta?

Risposta al quesito:
La situazione prospettata merita l’adeguato approfondimento in ordine alle concrete probabilità della Cooperativa di potere superare le difficoltà economiche, quelle già manifestate e le altre che presumibilmente si potrebbero manifestare.
Ciò posto, appare chiaro che i soci interessati dovrebbero agire in giudizio ai sensi dell’art 2932 c.c. per ottenere l’esecuzione specifica della Cooperativa a stipulare il rogito, nonché la condanna della stessa alla esecuzione dei lavori di rifinitura e al risarcimento del danno.
Tale azione va posta in essere anche per garantirsi nel caso di fallimento della Cooperativa.
Se, però, i soci hanno la maggioranza assembleare possono sostituire gli amministratori e tentare di regolarizzare il programma costruttivo. Se emergono violazioni da parte degli amministratori, i soci interessati possono instaurare nei loro confronti l’azione di responsabilità, chiedendo la loro condanna al risarcimento dei danni.