Quesito dell’11/01/2020

Mio padre è proprietario di un appartamento precedentemente acquistato come socio di una cooperativa edilizia. Nel 1995 tale cooperativa è stata sciolta dal Ministero del Lavoro e i 10 appartamenti, assegnati in proprietà ai soci, sono entrati a far parte di un condominio.
Faceva parte della proprietà un altro pezzo di terreno che al catasto risulta ancora di proprietà di quella cooperativa e non dei singoli contrariamente a quanto avvenuto per gli appartamenti e corte condominiale. La proprietà al catasto risulta divisa in due perché vi passano nel mezzo le tubature dell’acquedotto comunale.
Mio padre sta vendendo l’appartamento ma non può ricomprendere nell’atto il restante terreno perché al catasto risulta ancora proprietà della disciolta cooperativa.
Cosa si deve fare per far tornare il terreno nella disponibilità dei soci e dei successivi aventi diritto?

Risposta al quesito:
Con l’assegnazione degli alloggi si deve supporre che siano state ricomprese tutte le parti comuni, quindi anche il terreno in questione, ancorchè non regolarizzato in sede catastale.
Per procedere alla “regolarizzazione” è necessario un provvedimento giudiziale che può ottenersi instaurando un giudizio innanzi al Tribunale territorialmente competente, con la contestuale presenza dei condomini ex assegnatari.
In alternativa lo stesso notaio che ha stipulato l’atto, se ancora attivo, potrebbe stipulare un atto di rettifica.