Ho avuto modo di occupare un alloggio di edilizia convenzionata riservata alle FF.PP.. Colui che mi ha ceduto l’alloggio dietro pagamento di quanto corrisposto da lui in precedenza pari a € 110,000, era il presidente della cooperativa, nonchè socio e occupante dell’alloggio, la consegna è avvenuta dopo le formalità di legge per gli aventi diritto, all’atto della consegna degli assegni corrispondenti alla somma richiesta vergò le frasi per cessione alloggio con patto di futura vendita da realizzarsi entro 2 anni.
Ciò non è avvenuto in quanto il presidente ci ha condotto al fallimento senza che ai soci fosse data notizia e la situazione si è evoluta sempre al peggio.
Chiedo il Suo illuminante parere, avendo subito un danno economico oltre ad altro, io intendo citare e denunciare la cooperativa anche se fallita, alcuni soci mi hanno suggerito di denunciare il sig. pinco pallo come persona che mi ha truffato, ma io replico dicendo che in quel momento il sig. pinco pallo era presidente, socio della cooperativa e occupante dell’alloggio.
Qual’è secondo il Suo illuminante parere l’azione risarcitoria da intraprendere più logica?
Risposta al quesito:
Occorrerebbe approfondire e verificare tutte la cause che hanno portato la Cooperativa all’insolvenza.
In linea generale si può osservare che nel caso descritto emergono due aspetti inerenti all’eventuale azione da intraprendere:
l’uno riguarda il rapporto con il socio cedente, al fine di verificare se lo stesso fosse già a conoscenza delle condizioni di pre-decozione della Cooperativa e abbia taciuto elementi fondamentali, in modo da trarre in inganno il subentrante; in tal caso potrebbe tentarsi l’azione di annullamento del negozio con conseguente ipotesi di recupero di quanto versato al socio uscente (previo accertamento dei presupposti di fatto e di diritto);
l’altro riguarda l’eventuale responsabilità degli ex amministratori in relazione all’attività svolta, quale causa dell’insolvenza della Cooperativa; in tal caso occorre, innanzitutto, verificare se a seguito dell’insolvenza è insorto il procedimento penale in danno degli ex amministratori e, in caso positivo, i soci danneggiati possono costituirsi parte civile.
In ogni caso il socio interessato deve seguire la procedura, verificando se si tratta di Fallimento ovvero di Liquidazione Coatta Amministrativa, tentando di concordare con il Curatore/Liquidatore la trattativa privata per l’assegnazione dell’alloggio.