Nel 2012 entravo a far parte di una Cooperativa edilizia, tramite sottoscrizione di un preliminare di assegnazione, tuttora non registrato. Durante le fasi di costruzione dello stabile provvedevo a pagare degli acconti fino a corrispondere in totale i 2/3 del pattuito pari a circa 305.000,00. Al termine della costruzione veniva permesso solo a parte dei prenotatari, circa 30, di rogitare, nonostante io avessi il saldo senza necessità di mutuo.
Allo stato attuale la Banca creditrice si rifiuta di definire i restanti rogiti in quanto la Cooperativa nel frattempo a seguito stato di insolvenza ha generato un debito non soddisfabile con le restanti assegnazioni.
Premetto che la Cooperativa possiede circa 11 appartamenti assegnati in attesa di rogito ed altri 10 liberi da assegnazione. Desidererei mi fosse data la possibilità di saldare il mio debito previsto da preliminare, ma non me ne viene data la possibilità, a parer della Banca dovrei ripagare l’appartamento.
Risposta al quesito:
Occorre, innanzitutto, precisare che, in generale, con la finitura delle opere e la catastazione degli immobili, l’Istituto mutuante ha l’obbligo di frazionare il mutuo al fine di consentire l’assegnazione definitiva ai singoli prenotatari da parte della Cooperativa.
Nel caso di specie, il socio ha previsto il pagamento contanti dell’alloggio e, pertanto, sarebbe preferibile che lo stesso concordasse oggi con la Cooperativa l’accollo del mutuo pari al saldo ancora dovuto.
La recente giurisprudenza, infatti, ha statuito che gli accolli interni del mutuo (tra soci e Cooperativa) devono comunque essere riconosciuti dall’Istituto di credito anche se non ha partecipato all’accordo tra le predette parti; qualche perplessità è rimasta per i casi di totale assenza di accollo mutuo.
Alla luce di quanto precede, quindi, il socio, deve garantirsi citando in giudizio la Cooperativa e l’Istituto di credito, chiedendo l’esecuzione specifica del contratto di prenotazione, previo frazionamento del mutuo limitatamente alla quota accollata. La vicenda merita, comunque, l’adeguato approfondimento documentale.