Quesito del 07/10/2016

Nel novembre 2006 sono divenuto socio di una coop edilizia, subentrando in qualità di cessionario di quota ad un socio uscente, cui ho versato 15.000 euro. Nel contempo ho versato direttamente alla coop (assegni ad essa intestati) 115.000.
Ciononostante, mi sono accorto che nei bilanci le somme da me versate comparivano per soli 65.000 euro (alla voce “Acconti”). Alle mie rimostranze su dove fosse l’ulteriore somma di 50.000 euro, mi è stato risposto con una e-mail (no pec) a firma presidente in cui si diceva che esse erano riferite alla seconda tranche di lavori (peraltro mai iniziati) e che a causa del ritardo la coop si impegnava a restituirle.
Ciononostante, nel recente bilancio 2015, compare la voce “adeguamento quota” a mio nome per soli 29.500. Alle mie richieste di chiarimento, mi è stato detto che il residuo sarebbe in un “calderone” di oltre un milione di euro sotto la voce “Acconti”.
Il mio quesito è il seguente: Non è che questi signori stanno cercando di lucrare sul mio versamento, destinandone solo una parte alla costruzione? Possono farlo? I 29.500 euro che compaiono in bilancio potrebbero essere considerati una sorta di “finanziamento” della coop e non computati in conto costruzione?

Risposta al quesito:
Le somme versate dal socio alla Cooperativa devono risultare nel bilancio sociale, indipendentemente dal loro effettivo impiego nei lavori.
In particolare ogni socio dovrebbe avere intestata una scheda contabile, in cui devono essere rinvenibili tutti i versamenti dallo stesso effettuati.
E’ possibile che nel bilancio confluiscano tutti i valori delle singole schede in un unico conto che raggruppa i versamenti di tutti i soci.
Va rilevato che nelle Cooperative edilizie i versamenti dei soci sono di specie diverse, come accade per i versamenti in conto anticipazioni del costo di costruzione (sostanzialmente anticipazioni del prezzo di assegnazione) e per i versamenti inerenti alle spese generali.
Dalla lettura dei dati di bilancio è possibile verificare alcuni flussi finanziari (ad esempio impiego delle risorse nella costruzione), ma non si può avere la certezza del valore dei singoli versamenti effettuati dai soci.
Si possono, tuttavia, richiedere le informazioni agli amministratori in ordine all’entità dei versamenti accreditati nella propria scheda contabile.
In caso in cui dovessero essere rilevati errori o omissioni si devono mettere in mora gli amministratori per le opportune correzioni e, permanendo la loro inadempienza, si deve procedere con la tutela giudiziaria.