Gentile avv. Cannavò, sono socio di cooperativa edilizia che sta vivendo problemi in quanto la maggioranza dei soci ha deliberato la messa in liquidazione, che il precedente cda ed alcuni soci ha impugnato.
In considerazione che ci sono delle cause in corso anche con il costruttore e con i proprietari terrieri se decidessi di uscire dalla cooperativa sarei sempre soggetto a pagare le quote di gestione e sarei sottomessa alle decisioni che i soci restanti prenderebbero per le cause?
Gli atti di vendita sono stati effettuati nel 2015 e nell’atto il socio acquisisce la responsabilità di essere a conoscenza delle cause in corso (costruttore e proprietari). Come si può fare per evitare i costi di gestione che eventualmente il cda reintegrato (se vincesse la causa) potrebbe richiedere? Se si chiede di uscire dalla cooperativa a quali costi sono soccombente?
Risposta al quesito:
Il socio che abbia ottenuto l’assegnazione dell’alloggio resta, comunque, obbligato a sopportare tutti i costi di gestione sino alla messa in liquidazione e alla conseguente estinzione della Società.
Se, poi, nell’atto di assegnazione, il socio si è accollato pro quota i costi dei giudizi in corso egli resta vincolato anche alla definizione dei giudizi medesimi.
Nel caso di specie, occorre che ciascun soci interessato vigili adeguatamente sullo svolgimento sia delle cause che dell’amministrazione della Cooperativa.