Quesito del 19/05/2015

La cooperativa sociale a scopo mutualistico in cui opero da 1 anno, che opera nel reinserimento di minori in collaborazione con il Tribunale dei Minorenni e il Ministero di Grazia e Giustizia (per i minori) sta attraversando problemi economici.
Nel 2014 non ha percepito un solo euro dai Comuni, in quanto il patto di stabilità regionale ha spostato a gennaio 2015 il pagamento solito delle rette prevista per luglio 2014. Ciò ha fatto sì che la cooperativa abbia esaurito il Fido bancario (castelletto con anticipo fatture da P.A). In questi mesi (da settembre ad oggi) sono arrivati diversi decreti ingiuntivi di pagamenti di stipendi di ex operatori della cooperativa.
Attualmente siamo ingarbugliati nella burocrazia della BANCA e del DURC, che appena risanato ritardano dal comune a darci il pagamento etc…
Quanto possono incidere i decreti ingiuntivi (facendo chiaramente opposizione) sulle spalle della stessa cooperativa?

Risposte al quesito:
Anche in pendenza di opposizione il decreto ingiuntivo può essere dichiarato esecutivo dal giudice innanzi al quale pende il giudizio.
La declaratoria di esecutività consente al creditore di agire immediatamente con atto di pignoramento mobiliare o immobiliare, ma anche presso terzi.
In tale ultimo caso il creditore può aggredire il conto corrente bancario o postale, riconducibile alla Cooperativa.
In caso di esito negativo, il creditore potrà richiedere il fallimento o la liquidazione coatta amministrativa della Cooperativa.
Alla luce di quanto precede, appare determinante che la Cooperativa formuli le opposizioni con argomentazioni idonee a paralizzare le azioni dei creditori, in modo tale che gli stessi non ottengano la provvisoria esecutività dei decreti ingiuntivi.
In alternativa, la Cooperativa potrebbe formulare una richiesta di concordato preventivo, bloccando in un primo tempo le azioni dei creditori e successivamente riducendo notevolmente l’entità dei debiti.