Sono socia di una cooperativa a proprietà divisa e ho l’assegnazione di un alloggio in locazione con patto di futura vendita.
Dal primo momento ho dichiarato di pagare in contanti e mi hanno detto che potevo anche se poi informandomi mi sono accorta che é in contrasto con la convenzione, vogliono fare un contratto simbolico e tra l’altro senza registrare.
Posso chiedere di togliermi la locazione e darmi l’alloggio con la proprietà immediata visto che (non abbiamo fatto ancora i rogiti) vogliono fare degli illeciti?
Inoltre a questi alloggi si paga l’IMU come seconda casa e spetta alla cooperativa, ma il presidente vuole dare le dimissioni e quindi cadrebbe su di noi.
Può dare le dimissioni anche se abbiamo ancora un terreno dove costruire una villetta? E se comunque insiste nel darle cosa posso fare?
Risposta al quesito:
Dalle scarne informazioni fornite, sembra potersi desumere che la Cooperativa abbia stipulato la Convenzione con il Comune, obbligandosi a concedere in locazione l’alloggio sociale, convenendo con il socio il diritto di opzione per l’acquisto alla scadenza del contratto locativo.
Occorre, però, verificare se la Convenzione imponga necessariamente la fase della locazione oppure consenta al socio di effettuare l’opzione immediatamente o in un tempo minore a quello previsto per i contratti locativi ordinari.
In ogni caso, sembra possibile (salva espressa previsione contraria nella Convenzione) che il socio possa stipulare subito l’atto pubblico, comprendendo le due fasi, quella della locazione e quella della vendita futura, esercitando anticipatamente l’opzione.
La trascrizione dell’atto nei Registri Immobiliari costituirebbe una certa garanzia per il socio assegnatario, anche se non lo solleverebbe del tutto dalle eventuali aggressioni dei terzi creditori della Cooperativa nel periodo della locazione. Il contratto di locazione deve essere, comunque, registrato e i relativi oneri fiscali vanno posti a carico d ciascuna delle parti per il 50%.
Le imposte locali sulla proprietà immobiliare devono essere pagate dalla Cooperativa, la quale a sua volta le richiede in quota parte ai singoli soci.
Il presidente della Cooperativa può dimettersi in qualunque momento, salvo a rispondere per eventuali inadempienze nell’amministrazione sociale.
Nel caso di dimissioni, il presidente della Cooperativa deve convocare l’assemblea per l’elezione del nuovo componente del CdA e dura in carica per l’ordinaria amministrazione sino alla nomina del nuovo presidente.
Nel caso di omissioni e inadempienze degli amministratori, ciascun socio può tutelarsi ricorrendo all’Autorità Giudiziaria ovvero in sede amministrativa con esposto all’Ufficio di Vigilanza sulle Cooperative.