Quesito del 03/04/2014

Sono socio lavoratore di una cooperativa sociale.
L’attuale CdA sta agendo modalità vessatorie verso molti soci, giungendo a licenziarne alcuni “per giustificato motivo” in quanto non possessori di titolo atto a lavorare nelle nostre strutture per disabili psichici (educatore professionale o operatore socio sanitario). Questo personale è tra quello con maggiore anzianità di servizio (all’epoca non sussisteva la necessità del titolo per l’assunzione).
Chiedo un vostro gradito parere su:
1) alla prossima assemblea di approvazione del bilancio è possibile presentare una mozione di sfiducia? Con quale maggioranza? Detta mozione può essere presentata il giorno stesso dell’assemblea nelle “varie ed eventuali”?
2) E’ giustificato il licenziamento in oggetto?


Risposta al quesito:
La così detta mozione di sfiducia altro non è se non la revoca degli amministratori, che viene regolata dl codice civile all’art. 2383, previsto per le Società per azioni, ma applicabile alle Cooperativa in esecuzione del rinvio operato dall’art. 2519 c.c..
Lo Statuto sociale può disporre modalità particolari per la revoca degli amministratori anche in riferimento alle maggioranze, ma in assenza di specifica disposizione vale la maggioranza ordinaria.
Va rilevato che a mente del predetto art. 2383 c.c. la revoca che sia fatta senza giusta causa comporta il risarcimento dei danni subiti dagli amministratori revocati (danni che nelle Cooperative potrebbero essere inesistenti, a seconda che gli amministratori siano o meno retributi).
L’assemblea dei soci può motivare una mozione e non esprimere parere favorevole all’approvazione del bilancio.
La mozione di revoca deve essere messa nell’ordine del giorno della convocazione su richiesta dei soci interessati, altrimenti il relativo deliberato sarebbe nullo.
In assenza del requisito previsto dalla legge in capo al lavoratore, il licenziamento appare legittimo; va però osservato che il socio mantiene il diritto al rapporto sociale e potrebbe richiedere un termine per  regolarizzare la sua posizione.