Quesito del 03/04/2014

Sono socia di una cooperativa che inizialmente contava 25 soci, 25 quote e 25 unità abitative.
In seguito un socio ha acquistato 4 quote da altri soci uscenti riducendo così la compagine societaria a 21 soci, mentre alcuni soci hanno deciso di frazionare in due la propria unità abitativa assumendosene l’aggravio economico.
Come ci si deve comportare con il numero delle quote?
A ogni unità abitativa deve corrispondere una quota pertanto dovremo aumentare il numero delle quote o, al contrario, dovremo ridurle al numero dei soci adeguandole come valore nominale?

Risposta al quesito:
Nelle Società Cooperative le quote sociali hanno un valore diverso da quello relativo alle quote nelle Società azionarie.
In queste ultime le quote sono proporzionali al dominio sulla Società, sicchè chi è proprietario del 100% delle quote è anche unico socio proprietario della Società.
Nelle Cooperative, viceversa, la quota non è direttamente collegata al “dominio” sulla Società, ma assolve esclusivamente alla funzione di finanziamento, ricevendo in cambio gli eventuali interessi attivi (agevolati) ovvero una proporzionale distribuzione degli eventuali utili (rari nelle Cooperative a scopo mutualistico puro).
Ciò posto, nella Cooperativa in esame la quota dovrebbe essere autonoma  dall’assegnazione delle unità abitative, anche se lo Statuto Sociale potrebbe avere una previsione diversa.
In tale ultimo caso, però, la Cooperativa non sarebbe a mutualità prevalente e non potrebbe godere delle previste agevolazioni finanziarie e fiscali.
In realtà sarebbe una Cooperativa “anomala”, più assimilabile ad una Società azionaria che ad una Società mutualistica.
Alla luce di quanto precede, dunque, appare opportuno approfondire la questione e, soprattutto, verificare le previsioni statutarie.