Sono socio di una coop edilizia mista a contributo pubblico con 17 soci effettivi.
Poichè il nostro CDA si è dimostrato incompetente, tanto da accumulare una sostanziosa situazione debitoria, abbiamo deciso di chiederne le dimissioni inoltrando una mozione di sfiducia motivata firmata da 6 soci.
Gradirei sapere se con tale manovra sarà possibile avviare la procedura di avvicendamento dell’organo amministrativo e se formalmente corretta quale sia l’iter finale per la sua approvazione.
Risposta al quesito:
A seguito della “mozione” inoltrata dai soci gli amministratori possono convocare l’assemblea ponendo all’ordine del giorno la revoca del loro mandato.
In tal caso è l’assemblea dei soci che deve assumere un deliberato.
Se gli amministratori omettono tale adempimento (non obbligatorio), allora i soci possono rivolgersi all’Autorità giudiziaria per il controllo ai sensi dell’art. 2545 quinquesdecies del codice civile e all’Autorità di Vigilanza per l’ispezione straordinaria e l’eventuale commissariamento della Cooperativa.
In ogni caso, i soci (anche se in minoranza) possono agire con l’azione di responsabilità verso gli amministratori.