Gentilissimo avvocato, se è possibile volevo un suo primo parere su quello che mi è successo… anche a costo di venire in Studio a Roma.
Nel 2017 entro a far parte di cooperativa edile pagando quota di iscrizione e degli 11 alloggi prenoto quelloa più grande con sottotetto per un acquisto di 232.000 Euro. Fatto il compromesso verso 40.000 euro. A questo punto mi dicono i responsabili (presidente e responsabile ai lavori) che la casa che avevo prenotato ha un problema di catasto… dico che voglio i miei soldi indietro, loro mi dicono che me li daranno al più presto.
Passano due anni e mi invitano a visionare l’appartamento sotto, io capendo che non mi avrebbero dato più i soldi faccio il compromesso per quest’ultimo alloggio, ma in quello sopra noto subito dopo che iniziano i lavori.
Ebbene alla mia immediata domanda mi rispondono che la casa è stata acquistata da un parente loro, ma la beffa che è stata acquistata per 169.000 Euro, insomma sono stato raggirato.
Chiedo immediatamente l’accesso agli atti ben 5 volte, sempre negato perché loro sostengono che dopo avere fatto il rogito nulla è dovuto, tutto ciò è inverosimile e disonesto, ho anche estratto il suo atto ed ho scoperto che neanche il mutuo si è accollato come tutti noi e neanche interessi di preammortamento, che tutti noi abbiamo pagato… sento puzza di truffa.
Risposta al quesito:
La vicenda consta di tre aspetti:
il primo è quello contrattuale, secondo cui il socio ha firmato il nuovo atto, manifestando la propria volontà di cambiare la prenotazione dell’appartamento; occorre verificare se dalla formulazione dell’atto emergono elementi di specifico consenso che escludano vizi della volontà;
il secondo è quello del “raggiro” che, tanto ai fini civili, quanto ai fini penali richiede la prova oggettiva dell’inganno e dell’ingiusto profitto quali elementi comportamentali riconducibili all’autore del fatto criminoso;
il terzo è quello della regolarità nella gestione economica dell’assegnazione, eseguita dagli amministratori in difformità alle norme societarie che regolano le Cooperative.
I tre aspetti vanno approfonditi mediante l’esame della documentazione e la verifica dei supporti probatori, ciò al fine di potere valutare l’azione giudiziaria da intraprendere e il risultato possibile da ottenere.