Quesito dell’01/08/2022

Gentile avvocato, La ringrazio per la Sua celerità e competenza dimostrata in relazione al mio precedente quesito.
L’appartamento della transazione fa parte di un palazzo edilizia agevolata sovvenzionata con 15 unità di cui 9 assegnate e 6 no. Il mutuo è intestato alla Cooperativa e l’ipoteca non è frazionata. Tant’è che alcuni soci con assegnazione fatta non hanno potuto cambiare mutuo perché la banca non rilasciava la liberatoria.
La mia preoccupazione è proprio sul mutuo che è variabile a rata fissa e non può scendere sotto il tasso 2,50 però può salire. E in caso di aumenti si può allungare di 10 anni.
La mia domanda è la seguente: se io alla transazione verso tutta la cifra mi sciolgo dall’ipoteca iniziale non frazionata? La mia paura che se io pago sarò sempre legato al destino di tutto il palazzo e mutuo?

Risposta al quesito:
L’ipoteca incombe sull’intero edificio come garanzia reale del mutuo contratto dalla Cooperativa, sicché tutti i singoli alloggi sono obbligati per il complessivo pagamento di quanto dovuto all’Istituto erogante, sino al frazionamento e all’accollo individuale in sede di assegnazione definitiva.
Tutti gli accordi precedenti all’atto pubblico di assegnazione, possono avere rilevanza esclusivamente tra le parti e non coinvolgono i diritti di credito della Banca mutuante o di terzi creditori della Cooperativa ad altro titolo.
Alla luce di quanto precede, la transazione va valutata in concreto, in ragione della reale situazione della Cooperativa e dei rischi cui è esposto il socio prenotatario.