Quesito del 30/05/2022

A febbraio 2016 mi hanno consegnato le chiavi della casa. Sulla casa non ho preso il mutuo, in quanto ho pagato in contante, però sono passati 6 anni e ancora non riesco a fare il rogito.
Sulla casa c’è l’ipoteca e la Cooperativa ad oggi non é in grado di coprire l’ipoteca gravante sull’immobile. Faccio presente che la Cooperativa è ancora in attività. Da un complesso di 12 appartamenti, 10 acquirenti hanno fatto il rogito mentre altri 2 (di cui io) non abbiamo preso il mutuo. Nella Sentenza di I grado il Giudice dice che bisogna fare domanda al Presidente del Tribunale per chiedere il frazionamento del mutuo in quanto l’art. 2932 c.c. non é applicabile perché non ho titolo.
Secondo Lei mi conviene fare ricorso in appello? E’ il caso di fare anche una denuncia per appropriazione indebita?

Risposta al quesito:
Poiché il socio è già munito di un avvocato deve attenersi ai pareri del professionista mandatario.
In questa sede si può genericamente rilevare che la giurisprudenza di merito si attiene alle disposizioni della legge, secondo cui il trasferimento della proprietà non può essere eseguito quando il mutuo gravante è indiviso e non è accettato dall’acquirente per l’intero.
Ciò posto, in altri casi si è proceduto mettendo al sicuro l’immobile mediante la trascrizione forzata del preliminare di assegnazione ai sensi dell’art 2645 bis del codice civile e al contempo agire ai sensi dell’art. 39 TUB per ottenere il frazionamento (se sussistono i presupposti).
In ogni caso è l’avvocato del soci assegnatario che deve decidere quale percorso di tutela scegliere in base ai concreti presupposti di fatto e di diritto in suo possesso.