Sono vice presidente di una cooperativa edilizia di soci a proprietà indivisa.
Avendo nel 2008 a votazione di maggioranza instaurato un condominio con amministratore esterno per la gestione condominiale delle spese, fino ad oggi tutto ok, ma da circa un anno i soci inquilini non partecipano all’assemblee condominiali, dovendo effettuare un lavoro urgente del rifacimento del terrazzo e avendo dei preventivi pronti non si riesce mai ad arrivare alla maggioranza per far fronte ai lavori da effettuare.
La mia domanda è: visto che la proprietà è ancora della cooperativa può intervenire il Cda con un’assemblea straordinaria e far fronte ad approvare come cooperativa i lavori sopra citati scavalcando il condominio?
Risposta al quesito:
La Cooperativa a proprietà indivisa può istituire un sistema di gestione degli alloggi da affidare a soggetto esterno, ma, in quanto proprietaria degli immobili, è tenuta a rilevarne, anche sinteticamente, tutte le spese inerenti sia alla manutenzione ordinaria che a quella straordinaria.
Relativamente agli aspetti decisionali, è possibile prevedere assemblee separate per la gestione ordinaria degli immobili, mentre per le opere inerenti alla manutenzione straordinaria valgono le regole dell’amministrazione sociale, sicché il potere decisionale è del CdA ovvero dell’assemblea della Società, secondo quanto previsto dalle norme statutarie.